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I brevi saggi qui pubblicati non intendono dire cose nuove sulla liturgia, i sacramenti e la Chiesa. Al contrario: mirano a dire cose antiche, quelle che la fede cristiana ha sempre predicato e insegnato. Esse appartengono al mistero, alla verità della fede, e la natura della verità è di risplendere e di essere affascinante. C'è sempre la tentazione di rendere tali cose totalmente "normali", civilmente accettabili e politicamente corrette. E così che la liturgia diventa una rispettabile attività religiosa dell'uomo, l'Eucaristia una cena a cui partecipa il più degno dei commensali, Gesù Cristo, e la Chiesa un'associazione dei cristiani. Tale tentazione presente nella storia è oggi una frequente deviazione. L'autore intende riproporre la liturgia non come lodevole attività umana, ma come opera di Cristo crocifisso e resuscitato che prende con sé l'uomo per metterlo in comunione col cielo. Egualmente l'Eucaristia è vista come mistero centrale del cristianesimo, dove Cristo non benedice semplicemente una cena, ma ci offre il suo Corpo di salvatore. Infine la Chiesa è il "Corpo di Cristo", l'umanità animata dal suo Spirito, alla cui costruzione ogni cristiano è chiamato a partecipare. E non solo ogni cristiano, ma ogni uomo mosso dal sincero desiderio della verità e dell'amore.